Vecchi marciapiedi, braccia materne per anime senza tempo consegnate alla solitudine. Quante storie e quanta vita sul grigio dei marciapiedi. Ricoperti da cartoni vissuti, depositari silenziosi di lacrime, sono il rifugio ultimo della disperazione. Sferzati dal vento dell'imperturbabilità, calpestati da passi anonimi e frettolosi, abbandonati anche dall'ultimo raggio di sole. Per tetto un cielo che, avaro, nasconde anche l'ultima stella. Le mani tese chiedono pietà, gli occhi, ormai spenti, raccolgono l'indifferenza.
Hai un cuore che sa vedere al di là dei muri dell'indifferenza... Un cuore buono, che accarezza quelle anime disperate e abbandonate.
La tua sensibilità è pari alla tua palese bravura nello scrivere. Complimenti sinceri.
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