Conosco il mondo da quaggiù, ho visto stelle cadere soli spegnersi esalando l'ultimo calore, ho visto sogni e speranze crescere e poi morire senza fiatare, ma non può essere tutto qui. Brucio le ali alla malinconia, strappo i veli della paura e funambolo incosciente, acrobata senza fili, giocoliere dell'amore, pagliaccio maledetto, faccio i conti sulle ceneri della notte e chiudo fuori il tempo. Riparto da qui, da un cumulo di macerie, un groviglio di lamiere, riparto senza te, riparto da me e da quella forza che non sapevo o non volevo trovare, costruirò un nuovo sogno da inseguire una nuova vita da riempire. Sussurro timidi pensieri, coloro promesse che ho fatto a me, assaporo la luce di un giorno nuovo, spicco il volo senza catene come albatro sui mari.
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