Un tempo ero aquila dalle grandi ali. Dai monti ai ruscelli ai grandi viali, in un batter d'occhio fiondavo sui rami. Bestia affidabile e fedele ai propri doveri, un solo amore nel cuore e nei pensieri.
Dalla mano di un arciere una freccia scoccò, col sibilo dell'aria in un attimo il cuore tagliò. Il batter d'occhio fu ancor più veloce, in picchiata persi i sensi del rapace. Tramortito a volar non fui più capace.
Le ali tarpate in una gabbia. Il cuore spezzato per la rabbia. Mi hai ferito e interrotto il volo. Mi hai deriso e lasciato da solo. Vuoi farne di me ciò che non sono.
Un tempo ero aquila per te, spartivamo i sogni io e te. Adesso cosa te ne fai di me, se i miei occhi non brillano più, se le mie ali non spingono su.
Uomo! Che hai inseguito sempre un sogno, quello di Icaro come supremo del tuo regno. Ora comprendo il senso del tuo inseguimento. Mai come ora vorrei ali per volare per fuggire da questa galera.
Grazie Marco!
Mi accomodo allora, ma niente cinture di sicurezza... La sicurezza non fa assaporare il brivido.
Sono pronta per volare in quel mondo fantastico, forse riuscirò a toccare un miraggio... :-)
Sono pronta a partire, con la mia valigia piena di sogni... inutile star qui ad attendere che si riaccendano da soli, bisogna agire! Grazie per il biglietto 'aereo' che mi hai donato... un viaggio, era proprio ciò di cui avevo bisogno :-)
... dagli oceani prenderai, fra i granelli di sabbia, le stelle e con le ali dell'aquila nel cielo le spargerai... Barbara, un viaggio per dar luce a ciò che nel firmamento era spento, a ciò che fra i sogni era assente. Bon voyage
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