Malinconica sera di volti cari richiamati alla mente, passi vissuti di un tempo intarsi nella memoria come fasci di luce, si addensano i ricordi della mia infanzia nel luogo in cui lasciai il cuore di piccola bimba e un sorriso mi vedo sgorgare come candido fiore. A volte cadeva la neve nella mia terra natìa e i pupazzi di neve con le variopinte sciarpe di lana che nonna faceva sorridevano sempre... E il buon odore del sugo di carne della domenica è ancora nelle mie narici, di nascosto vi intingevo un pezzetto di pane perché mamma non voleva... Nostalgia... delle traversate sul mare con i ferry-boat per puro divertimento, senza autovettura, senza file estenuanti e la Madonnina che dall'alto ci dava la sua benedizione... È nostalgico il canto stasera, dell'infanzia beata? O dei tempi di allora? Anche le lancette dell'orologio erano più indulgenti, non avevano l'ansia del tempo, la frenesia della corsa, scandivano il tempo con sereno andare e noi... assaporavamo la vita!
Finalmente una poesia toccante! Si percepisce che a scrivere non è la mano,ne la mente ma l'anima di quella bambina che parla all'anima adesso adulta. Complimenti, mi hai commosso perchè sei stata semplice e profonda al tempo stesso. Mi sono immedesimata come se la poesia stesse parlando di me da piccola, ma non solo, a tutti i grandi che una volta erano piccoli. Si è percepita la tua anima dolce, quella di una bambina che adesso è donna. La vita ... splendida opportunità. Ad ogni età c'è una prova da superare ma da piccoli ci bastava solo vivere e sognare. Fantastica, sei grande! Patrizia74
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