Il supplizio
Nel silenzio ritrovo
quel sorriso
nascosto
spaurito.
Smagliante
suadente
mi chiama.
Chiudo gli occhi
per celare
l'emozione che pulsa
al ritmo del mio cuore.
Il coraggio mi spinge
a guardare.
Nei miei occhi quel sorriso
si specchia
e si trasforma in una smorfia
di vergogna.
Ancora un miraggio
che svela l'orrore
dell'ipocrisia imperante.
Lacrime di dolore feriscono
le mie pallide gote.
Perché a me questo supplizio?
Cosa ho fatto per meritare tanto?
Perché riuscite a vedere ciò che siete soltanto nello specchio del mio essere?
Io non vi giudico e vi accetto
per ciò che siete,
perché mi allontanate?
Vi tendo una mano
ma il baratro ci separa.
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