La pioggia che scava le rocce, il vento continua a soffiare il sole che muore lontano lasciando la luce sul mare. Ti sento vicina anche ora è come se tu fossi qui eppure qualcosa mi manca è strano eppure è cosi. Mi mancan le guance tue rosse che bello poterle sfiorare mi manca la tua bocca rosa che io non potrò più baciare. La pioggia che scava le rocce... Ricordi nei giorni piovosi nascosti in due sotto il portone tenerci la mano pian piano all'ombra di un fiacco lampione. Guardarci negli occhi in silenzio sfiorarti col dito la pelle poi sempre in silenzio vedere nel cielo apparire le stelle. Il vento continua a soffiare... E l'aria che passa veloce tra i lunghi tuoi biondi capelli li muove di qua e di là rendendoli ancora più belli. E quando io li sfioravo passandoli tra le mie dita questo già mi bastava prendevo respiri di vita. Il sole che muore lontano... Sappiamo che è ora di andare la luce del sole si è spenta le ombre si allungano ormai che dolce poterti amare.. Amarti è un sottile dolore amarti è un dolce piacere se c'è ti riempie di gioia se manca ti spezza il cuore. Lasciando la luce sul mare... Da quando tu non ci sei tu mi basta sedermi un momento guardare le nuvole in cielo nel cuore sentire un lamento. Il raggio del sole ora è qui pensandoti torno bambino guardando quel raggio di luce mi sembra di averti vicino.
(scritta nel 1984, dedicata a Moira.. il mio primo Amore)
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