Dietro un trespolo antico, nella meraviglia ingenua di un sorriso innocente, il ricordo ritorna a giorni leggiadri.
Nel fresco mattino di Primavera, una bambina segue il suo aquilone colorato, non può impedire al vento di fermarsi e corre lontano... La gioia la conduce in luoghi sconosciuti e la curiosità l'avvinghia alla vita, perdendo di vista il suo aquilone.
Non conosce il suo destino ma nel buio di stanze fredde e sinistre, trova il coraggio nel ricordo. In una casa fantastica ma senza vita, in un angolo solitario, intravede il suo aquilone logoro e sbiadito.
Si siede sconsolata e un gran senso di colpa l'assale: lacrime trattenute da troppo tempo rigano le rosse gote Un dolore forte e lancinante trafigge il suo esile corpo, si solleva a fatica, vacilla, ma ricomincia la sua sua folle corsa senza fermarsi a pensare.
Si acquieta vicino ad un limpido torrente. Tutto intorno è armonia luminosa, e un vento capriccioso sfiora il suo viso insolitamente pacato.
Il suo sguardo è rapito da una bambina vestita di fiori e d'oro. Nessuna parola, nessun ripensamento, si prendono per mano e felici vanno incontro al domani.
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