Ti appoggiavo la mia immagine negli occhi ancora prima che il tuo sguardo fosse qui e riconosciuto quell'azzurro che vedevo nel riflesso quando avevo la tua età
un oceano di luce dentro mi mareggia nel vederti finalmente respirare.
Esplodeva la mia mente in un dolore che a contenere tanta gioia non bastava e la mia testa chiedeva aiuto al cuore sobbalzante nell'ansimare del torace.
Il mio prolungamento ed i miei giorni sono guancia a guancia in questo specchio riflessi incollati a chiudere il mio cerchio di esistenza e resistenza in questa vita.
Per te sarò in quest'ora a darti mille dritte perché continui la mia vita nel tuo istante e come un dono di cristallo nelle mani ti terrò stando accorto non si infranga.
I battiti di ciglia sulle gemme a coprire sono petali soffici di rosa dove un languido avvenire flebilmente si riposa.
Ciao Vincenzo. Poesia molto bella :D Sono arrivato qui per caso perchè mio fratello si chiama Vincenzo Montanaro come te e facendo una ricerca per caso ho trovato una poesia scritta da "Vincenzo Montanaro" guarda caso chiamata "Donato" come me :D
Commenti