Porto la mia vista in un punto d'infinito, immagino il tuo occhio, il naso, il mento e poi di nuovo il vento, un fiume, un monte, appoggio il tuo profilo sulla linea d'orizzonte, guardo intorno, ascolto il cuore ciò che sente, manipolo natura con le mani della mente, spingo il sole oltre. Tutto si scolora e poi ancora sorge luna, illumina il tuo viso e lì che la natura ha dipinto il suo sorriso per non farlo più scappare lo rinchiudo nel mio occhio, cancello tutto il resto resti solo viso in occhio, mi appare luminoso, acceso, terso: il riflesso di una perla in conchiglia d'universo.
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