Di me non ti posso parlare per non infrangere i tuoi giovani sogni di cristallo. Non posso dirti d'infelicità nutrita da continuo sogno, di ferite d'affilate menzogne lenite da oasi d'illusione...
Ho levato l'abito del Pierrot per mettere quello d'Arlecchino, ho nascosto la lacrima indelebile sul viso dietro maschere d'amore tese nello sforzo del sorriso, ho represso in me frantumi d'incaute nostalgie - consonanze d'amari disinganni- per non distruggere le tue smaglianti attese.
Non ti dirò di povere speranze soffocate in fondo al cuore, ora che inguaribile dolore raggrumato tra le pieghe dei ricordi si traduce in inerte solitudine. No, di me non ti posso parlare: dito d'amore sulle labbra m'impone silenzio. Vivi i tuoi diciott'anni figlia mia!
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