Bianco, dispiega un velo d'alabastro, su biave cime trasmigra un nugolo di calle, s'invola la macolata brezza sui mirti Secolari. Si fa denso il frullio nel torso duole nel costato l'inserrata piuma, genuflesso, il capo chino, solleva l'omero il respiro teso... placa la fitta nello snodo il passo s'aquieta fra i biancospini. Nasce l'ala breve nervata di cristalli, acervo di nevischio s'apre docile di luce dai rosoni, magnifica di grazia l'aurora sulle vigne.
Commenti