Questa sigla d'Amore che mi afferra le impavide ginocchia, è il decadere della mia angoscia per la Creazione. Un anelito bianco mi sospinge a che io stenda in empito le mani sopra il mio grigio esistere e lo turbi in multiformi giri di intelletto. Ed il Mondo discende poderoso dalla malinconia che mi ritiene. Ma il vocabolo esatto del presente io lo cerco anelando sulla terra e non posso non bere dalla coppa che m'offre il Cristo la mia persa "Idea".
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