Prenderò un tridente e pungerò il tuo ventre. Afferrerò un arpione e colpirò il tuo cuore. Con la spada ti infilzerò e ti espugnerò. Guarderò la tua forza brutale svanire ed affiorare il fondale. Come Mosè in mezzo a te camminerò fino alle porte del tuo nascondiglio per riprendermi l'orgoglio. Ti sprofonderò negli abissi, che neanche le eclissi porteranno più maree. Non ti darò il mio amore. Perfino il titanic la luce rivedrà per diventare una grande città. Sarai solo il ricordo di pirati, bagnini e bagnanti. Le tue onde non travolgeranno più le navi che ti incroceranno. Di te fotografie, canzoni e poesie diverranno eresie.
Se tutto questo servirà, a risuscitare chi sta nell'aldilà, delle mie parole ne farei realtà.
So che la mia collera non porterà la primavera. E non potremmo vivere senza te... Mare.
Hai ragione Stellangela, chi si ferma è perduto... non fermarsi mai, ma ricordarsi di ritornare dove abbiamo trovato qualcosa di immenso.... come te. Grazie
Tutti, chi prima chi poi, perdiamo qualcuno che ha fatto parte della nostra vita e pensando ad ogni ricordo felice e/o triste passato con questa persona ci sentiamo impotenti e ci porta rabbia ma ricordaTi mio caro Marco che tutto ciò fa parte della vita, è... un ciclo continuo...
e... Tu sai che... la Tua collera "ora" non porterà la primavera ma sai che primavera stà sempre dentro il Tuo magnifico cuore e che ogni attesa vedrà sempre i mandorli in fiore.
Marco, in tutto ciò che fai ed in tutto ciò che dici dai sempre un mare di Amore e Tu in prima persona sei un Amore misto di fanciullo/uomo!
Le confusioni tante volte nascono per questo ed in qualche modo se non si trovano le giuste soluzioni sai sempre da che parte andare anche se non Ti fermi mai... anzi, e Tu lo sai... chi si ferma è perduto!!!
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