Balli, zingara, al sorgere d'un sole che t'invidia per quanto tu riesci a riscaldare con il tuo corpo scuro e la passione. Balli, zingara, con la civetta luna che si specchia in questo mare tavola di luglio e rende te più bella alla sua luce. Balli, zingara, col cuore e il corpo liberi, vagando come foglia giù dal ramo che segue il vento, e sfugge delicata. E se vorrai, zingara, io ballerò con te amante fortunato per un attimo sapendo che ti prenderai il mio cuore per poi dimenticarlo insieme al ballo. Perché il solo sapere che sei zingara, non mi sarà abbastanza per difendermi e rinunciare a te che già m'hai preso.
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