Prima di passar lo straccio, stendo all'aria le lenzuola coi racconti del Boccaccio e i romanzi di Cassola, stendo poi i panni lavati col deserto di Buzzati...
Se la fame poi m'assale rileggendo il buon Montale, mangio un po' di Camembert ingollando Grignolino con i versi di Prevert, e le storie di Calvino...
Alle tre inforno la torta col dialet di Carlo Porta, con i più lievi pensieri mi divoro Camilleri e se mi coglie l'ignavia mi ritempro con Moravia...
Alla sera torna lei e le parlo di Hemingway; ci lasciamo alle effusioni con gli sposi di Manzoni, poi a passeggio fino a tardi: c'è la luna di Leopardi.
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