Raccogli nei giardini dell'anima dove non sempre sbocciano fiori. Spesso incontri deserti e aridità; ti scontri in nubi di lunghe piogge, ma non ti fermi. Sei sprofondata nei miei densi silenzi e caparbiamente hai sempre nuotato per farli parlare anche quando soffrivano di un raro amore amaro. Disinfetti la mia durezza nel tempo acido che suda amore e sangue. Vivo al margine ma tu sai camminarmi a fianco, senza vertigini, sull'orlo del vuoto, anche quando diventa coscienza irrespirabile. Mi tieni la mano e insieme vediamo il centro. Ed è questa la nostra amicizia, mentre diveniamo splendide perle quando il pianto muta in riso: guardiamo in sogni diversi ma con il medesimo sguardo.
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