Corro sotto un acido sapore di color metallo. Sanguino sotto le lenzuola e continuo ad immaginare le mie gambe distese sulle spine di una rosa. Rimango nella solitudine di un cane che non trova più padrone. E metto giù il guinzaglio. Non posso più tornare. Non posso immaginare quanto tempo perso a piangere della mia vita. Distesa sulle mie speranze... Alzati, dimentica la tua risata, infantile preda. Sanguino dentro. Lacrimo nella mente. Corre la ragione di una candida speranza. Immagino di non tornare, di non capire quello che succede, nel magico calore di una mano amica.
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