Risveglio spinge di gelo in pelle il letto è un panda di gioia un certo Salomon Burke canta alla radio mentre la moka frigge sul fuoco notte ancora nel capo Dicembre balla un rigido il twist con i corvi la pioggia si spalma sull'alba ma ho gli stivali da guerra
nocciole tostate biscotti all'arancia lacrima un cucchiaino di miele sotto all'albero di Natale dei doni ma non gli abbracci scrivo lettere nella mente di un magico Babbo Natale arrenato al Polo mi stringi in una giacca di piuma perché le ali dei sogni non prendano brina
affondo nel giorno e non so di averti ti cerco in una vetrina pomposa che specchia solo un uomo Parigi naviga sopra un battello l'agenzia di viaggi è chiusa mi lancio contro la neve mischiata a pioggia sperando destino m'ascolti
seduco le lancette del tempo lo fermo un attimo su alcuni secondi t'afferro alla mia mente t'immagino qui nonostante l'inverno ti cerco nel corpo i segreti del mio essere felice poi mi accorgo che nonostante le forze tu sei soltanto – pioggia
ho sempre fame una fame disperata di dolce le coccole sono leggende che non racconta più nessuno se si vendessero ci sarebbero folli in file lunghe lunghe pianeti universi infiniti
one way non end ho scritto sulle vetrine coi guanti nuovi – ti amo tu lo leggerai un giorno perché non impresso sul vetro ma nella sua anima come nella mia resta la consapevolezza che il cercarti renda entusiasmante questo Natale
fatti trovare amore fatti arrivare da Babbo Natale e bussa alla mia porta prometto farò il solletico alle scale perché tremino di gioia e per San Puffo educherò l'inverno a essere sempre bianco per i tuoi occhi solo per i tuoi occhi.
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