Ovunque riparo io scorga e mi rifuggi tenace mi riagguanti malinconia! Demone scarnificatore del mio cuore tu non hai bisogno di seguire orme o affidarti ad altri indizi: ti basta la scia dei lezzi delle mie pene per porre fine alla tua ricerca certosina! Oh come gelosa sei se alle tue narici altra essenza giunge dall'anima mia! Persuasiva, acerrima antica, tu... sempre mi adduci nelle tue stanze oscure: ai tuoi voleri, stremato cedo dopo ammenda di proponimenti di svincolarmi dalle braccia tue! Non si insorge al tuo giogo e ogni appunto segreto su cui annotai piani di fuga in mille pezzi poi tagliuzzo. Come potrei recidere il filo che ci congiunge risolvere i suoi nodi? Tutto sai di me, invisa inseguitrice che spossato arreso mi riprendi quando un'alta marea mi galleggia; senza pietà, tutto poi mi cali nella fossa di inumani mostri da promessa di lauto pasto attizzati!
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