Pubblicata il 13 maggio 2007 alle 00:43
21 Giugno 2003 Era una tranquilla giornata, mi trovavo a casa mia, è arrivata una telefonata... ... mamma è andata via... Non ero preoccupata, giocavo tranquillamente. Ero a casa con la tata, non pensavo a niente. Non pensavo fosse successa la tragedia che mi avrebbe sconvolto la vita. Avrei voluto spaccare una sedia: ormai la bellezza del mondo era finita. Non pensavo fosse successo ciò che avrebbe cambiato il mio modo di vivere... non pensavo che l'uomo sapesse non far nulla tranne che uccidere. Mamma tornò piangendo... era disperata. Prese il telefono tremando... fece una telefonata. Poi, mi spiegò tutto. Mi spiegò perche piangeva... ... così il mondo sembrò più brutto... era successo ciò che temeva. Dopo tanti, tanti giorni, attendo, sfogliando foto, che quella persona ritorni, di sentire un rombo di moto. In sogno mi è venuto... ... sorrideva... io così ho potuto sapere che non piangeva. Sol questo mi rendeva contenta e piena di speranza. La vita mi sembrava spenta... pregavo nella mia stanza. Ma mal è finita la situazione: addio all'allegria... è morto il mio Papone... ... se ne è andato via. Addio. Ultimi argomenti inseriti Info Pubblicata il 13 maggio 2007 alle 00:43 Riferimento: Martina ha scritto questa poesia il 7 Maggio 2007 a scuola. È dedicata al sua Papà scomparso in un incidente stradale nel 2003. Quando mando i lavori di mia figlia, li copio in originale, senza fare correzioni o variazioni. A me piacciono così.
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