Salgo sulla mia stella e viaggio con la Notte, isolandomi dalla banalità. La mia alterata percezione profetizza il futuro, rivive il passato e dimentica il presente. Notte, mia grande amica, mi commuovi coi ricordi più belli, m'inquieti e mi rattristi con quelli più brutti. Al sorgere del Sole, una bizzarra costernazione mi percuote. Non comprendo. Cos'hai che mi somigli, che mi avvicini a te? Tu non sei luce, sei buio. Buio. Il mio buio dentro. Mi sorprendi e mi consoli col sorriso della Luna, e parlandomi della forza che ha la vita, imparo a far della mia pena la mia più cara poesia.
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