C'era un uomo a colore di donna, aveva vestiti di rosa sgualciti, e piccole perle nascoste alla pelle, perché poi mostrare a chi guarda il silenzio, non porta che chiodi fissati alla croce, convinte le forme d'icone inventate trasposte da roccia di massi sul petto, per ogni parola a ripeter concetto.
C'era un uomo che donna sognava sentirla di dentro ad avere coscienza, avente fattezze riflesse allo specchio, qualunque parete si portasse addosso, era una donna che stava in prigione, nascosta da sabbie a tempesta a fermare finanche gli sguardi di voglia a capire, persino gli intenti più puri a sentire.
C'era una donna, aveva soltanto da sentire il vento a portarle emozione, da chiedersi quale, il suo sentimento, perché gli insegnassero il suo pentimento?
Era sì libera dentro le stelle, era contenta un riflesso di mente, era piovuta da lacrime eterne, che si dissolse giudizio alla gente.
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