Infine mi arrendo, Ruri che il vento disperde. Musi che il tempo trasforma di macchia. Piume perdute innocenti.
Mi arrendo tra pugni caduti, tra segni di ferro alle vene arrivati, coi passi di rabbie ferite, tradite dagli occhi che han chiuso ogni sguardo.
Mi arrendo agli eventi del vento in tempesta, che mai sia riuscito ad avere le ali, nemmeno a sognarne ogni istante, sia polvere adesso a volare per me, che nel nulla rimane.
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