Quella notte, forse quella maledetta notte avrei potuto salvarti, ma non ce l'ho fatta. Colpa del sonno o dei sogni, colpa della pigrizia o della mente che a volte non ragiona. Chissà chi ti ha uccisa, chissà come sei morta, può darsi che sia stato un cane randagio o la tua infausta malattia. Hai sofferto e a volte hai gioito, ti abbiamo amata come una figlia, eri ammaliante. I tuoi amici erano sempre al tuo fianco e dividevano con te ogni bocconcino, contemplarvi era una cosa indescrivibile. Quel giorno il cielo era nero, le nuvole coprivano le stelle e la luna, ma una stella forse avrebbe potuto avvisarmi del tragico evento che stava per accadere. I ricordi, rimangono i ricordi, non ti scorderò mai, nemmeno tra mille anni, la mia anima incontrerà la tua, a presto piccolina mia.
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