Il suo tutto, quel cuscino poggiato sul letto, circondato, acciocché rimanesse nell'abbraccio perenne. Il suo capo reclino, nella posa dormiente. Sul suo viso assopito, un sereno riposo nel cingere sogni e speranze, cimentandosi in eteree danze. Dimensione irreale, in assiduo conflitto al reale. Nel tenerlo ben stretto, si cullava tra sogno e realtà, suggestiva altalena alienante la mente, proiettata oltre il tempo e lo spazio, tra timore e coraggio. Era il tutto, quel cuscino poggiato sul letto, che piegava le labbra in un dolce sorriso. L'infinito, stringea nel suo abbraccio deciso.
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