Insisto nel ricercarti ma non sei a due passi perché codesta assenza assenzio lama affilata che fende e affonda che imperterrita, disumana non arresta il suo moto! Dov'è la bramata tua bocca? Non ritrovo le tue mani non vedo i tuoi occhi fanciulli su di me appuntarsi addolcitati volteggia come un rapace la tristezza sul cuore ombrato presto vorace sarà su di me stremato solo e indifeso! Mi afferreranno inclemente i suoi artigli al venir meno delle poche forze che oppongo e non potrò neppure più gridare: secca è la gola, immobili le labbra per aver tanto nel silenzio diffuso invocato a gran voce il tuo nome! Vivere così non è impresa da poco: è come spaccare pietre al sole privati di un sorso d'acqua ritornare a sera nella propria cella senza luci e confidare che un muro poi ti ascolti!
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