L'amore è morto all'alba di un caldo giorno di gennaio lo stesso giorno ch'io vivo venni al mondo, nessuno venga al corteo funebre: il cuore non vuole condoglianze lacrime non vedreste negli occhi miei prosciugati al chiudersi della bara; chi pure fu lo seppellirò senza una croce a segno nel cimitero del bene perduto e nessuno saprà poi dove è sepolto poiché non vuole né fiori né ceri. Oggi chi folle l'assassinò braccato dai levrieri della sua coscienza impune ancora vaga orgogliosa arretrando il sorriso dal ricordo. Le lusinghe del suo corpo e le bugie della sua mente già affila per ammazzare ancora l'allocco uomo che è di turno. Commemori una targa ricordo i suoi misfatti nel viale dell'amore: vi passerà viva e rinsavita forse un giorno e sarà morta.
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