È da molto che spendo i miei giorni allo scuro! In fuga dal mio rinchiuso, come una volta, domani, seguirò una rotta solare, estranei mi fisseranno occhi schivi di donna trapassandomi il cuore! Ossigenato dai giardini dei cortili circostanti, invasivo alle narici mi raggiungerà l'olezzo che si diffonde dai fioriti tralci protesi oltre le infocate ringhiere. L'orma dei miei passi su polverosa redola, dirà che di lì un uomo è passato. Avvisterò qualche sparuto passero che, al dispiegarsi della mia ombra silente, alipede, spiccherà un volo. Grigioverde lucertola immota in oziosa postazione, vedrò poi spaventata svariare per il brullo muro crepato alla ricerca di un latibolo fidato che tutta l'accolga riparandola dal rischio di un accadimento temuto. Domani, una svagata occhiata lancerò ai cartelloni ingialliti; sedotto dal fragrante richiamo di una tazza di caffé spumoso, stanco, mi fermerò in un bar a contare i gelati che si sciolgono tra le mani accaldate di bambini avvampati accorsi in frotte dal popoloso rione vicino. Domani sarà un trasgredire! L'innesco di un moto riottoso avvierà una covata rivolta, capovolgerò le mie malinconie; ad un'insurrezione aderirà questo cuore orfano di sole e di oscurità prigioniero. In un mondo di piccole cose, un altro sarò per un giorno meravigliando me stesso!
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