Aggirando la luce e il buio ombre fameliche congelano il negativo fermo immagine trasparente sfuocato, senza obbiettivo nel grandangolo del nulla negando alla ragione la pietà un triangolo d'illusioni trasvola deserti di fantasmi gocce di luna bagnano il tempo macinando la speranza una catena di montaggio in onde corrose dalla sete del potere insegue occhi intrappolati in un'ellisse impietosa pennelli impazziti sfumano i colori dell'arcobaleno in un mare di bocche assetate aggrappate all'onda della speranza musica stonata segna i margini della vita la morte affamata mastica scheletri spolpati dov'è la ragione dov'è la pietà l'egoismo abbracciato alla fine tombe indegne nascoste in letti di vergogna.
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