Sei in ogni umano ed è danneggiata la mia realtà come un angelo in volo se ne va.
Mi ricordava Bologna di notte, occhi profondi come grotte. L'odore dei giornali alle cinque del mattino. Guardava la strada da un finestrino... La città vuota era una ridente campagna, il viso mio si bagna... da questa ultima giornata non ho più sue notizie.
Accarezzo il gatto masticando liquirizie... Ho il cuore di crema, rido come una scema. Ho perduto il suo volto nell'orchestra dei violini io l'ascolto. Il richiamo suo mi viene a cercare, non so come cambiare. Ho chiuso la porta dei pensieri confondendo i miei emisferi.
Se mi cerchi dentro a un sogno... sei profumo di castagno, porti giara e primavera immergendomi le mani nell'acquasantiera.
Prego il Dio del mondo e dell'universo, con poesie tergiverso. Con l'anima confusa, il timore se ne va... a bordo di una nuvola, cantando forte il tempo volerà... dimenticando questa mesta favola.
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