Asseconda i capricci del vento la foglia superstite sul ramo brullo trai i campi o sui muriccioli nessun fiore riceve raggi di sole da un cielo biavo e trasparente. Mite letargo di natura: un pieni nulla par avvenire spoglia la vita nega i suoi sorrisi l'animo, triste fatto, reclina il capo. S'aprirà un valico alla floridezza e tornerà il colore delle selve irromperà il getto di una linfa ansia di verdeggiare siepi e alberi domani auspichiamo. Oh quante volte si muore e si risorge secca e straripa amore tacciono e borbottano le voci dei lontani fiumi! Aspettiamo senza impazienza un sortilegio, diamo più credito alla speranza, accoriamoci alla persuasiva voce che ci intima di attendere e scaccia dal sangue la precognizione della morte. Cuore strepita! Dubbioso non attendere per risalire un palpito, abbozza spiragli: un giorno, nell'euforia di un cambiamento, sorpresi, risorgeremo senza dolore tra urli di vita e ritinteggiate illusioni.
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