Indolenti, i minuti, scorrono inesorabili Bianchi spettri dello sterile tempo Vessilli di inutile orgoglio Sui quali si legge La scarlatta condanna Della mia solitudine
Rontolii di spiacere Vengono spreigionati Dai suoni a me più cari E, in me, accendono Tenere passioni
Silenti canti di Spleen Arrecano i loro malevoli danni A tutto ciò che vorrei che fosse...
Nebbie di angoscianti rimorsi si fondono Con l'oscuro arcobaleno dei miei desideri Lasciandomi inerme...
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