Un giorno intero passato a guardar la pioggia, ricordando un bacio e un tempo d'acerbo amore, fu ingrato quel tempo, un travaglio sotto l'eterno cielo, tutto restava fermo, immobili paesaggi bagnati nude sofferte vellutate sensazioni, uccelli fermi sugli alberi un'aria che a fatica si respirava, cadevo! sembrava un dolce cadere nei precipizi delle memorie. "Com'era sottile l'amore quel giorno" aggrappata al senso dell'impotenza si immergeva in torrenti di dolore esplodeva in mille mutamenti, profonde lacrime ricordano quell'incontro perduto, fu un tempo d'amore un misero benvenuto dei miei occhi sui suoi occhi; fra le foglie inzuppate sul marciapiede, che sembrava sostituissero l'asfalto, e un tappeto di nuvole nere che buttava violente gocce oscurando ogni particolare di quei momenti; si scioglievano i capelli sotto la pioggia; le poche parole dette avevano il sazio sapore della sorte ormai decisa. Non so chi eravamo in quel momento, "una foglia o una goccia" le foglie sull'asfalto non ricordano il loro colore vivono tormentate dal tempo, mutano cupe, ingenue ed esauste a loro non gli è dato il paradiso, solo nebbiosi tormenti un crudele sfiguramento nella quiete grigia e umida del mancato universo, le pazienti gocce scolpiscono i loro visi la loro pretesa innocenza, fa sì, che l'acqua sia legge, fa sì, che l'acqua costruisca proiettili uccidendo labbra e braccia; "come potevamo pretendere un bacio d'amore!" se tutto veniva bagnato, lavato, gelato, non vi era più calore, l'acqua separava i corpi con brutalità e disperazione i sentimenti lieti affondavano tristi nelle crepe agonizzanti dell'asfalto dove così nera era la finzione. non so se io ero l'acqua o la foglia non so se tu eri l'acqua o la foglia.
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