Un mare verde ondeggia sospinto dall'alito del vento caldo. Sulle colline alle mie spalle il vello d'oro risplende.
Zampilli di ginestre in fiore lungo la strada nera e lucente. Petali di cuori ricurvi attendono pazienti il vespro.
Antiche sculture già sonnecchiano e conservano tra le dita lunghe e nodose nuove dimore cinguettanti.
Muti sassi sulle montagne e lontano, famiglie di scogli si ergono sul mare come nobili Shardana a frenare i suoi assalti.
L'arancio tramonto tinge un gregge di nuvole rigonfie in un abbraccio. L'orizzonte si veste di commovente bellezza, ed i miei occhi in esso si compiacciono.
Poca cosa al confronto la mia esistenza. Una nota struggente fra mille armonie di suoni.
E sono anch'io luce e calore nelle spighe rigonfie di chicchi maturi. Sono terra umida e grassa, custode di antiche alchimie tramandate nel tempo.
Sono acqua. Nuvola. Polvere. Materia testimone dell'infinito.
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