Siamo ombre che camminano Invisibili tra la gente. Opere e gesti che compiamo Poi non servono che a niente. Ma viviamo indaffarati Intrappolati, in orologi immaginati Fino a quando sopra un letto Chiudiamo gli occhi affaticati, Pronunciando nenie storte Mentre esaliamo l'ultimo respiro Che già sa di morte. Così l'anima fino ad allora intrappolata Vola via in un soffio, Brezza fresca in mezzo all'aria. E gli occhi si chiudono E le membra dissolte Mentre un livido pallore Colora le labbra di morte.
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