Si spegnevan riflettori, si chiudevan i sipari, sullo scrosciar d'applausi, fra maschere e belletti. Calarsi nelle parti, nel recitar gioie e ancor dolori, per calamitare folle attente. Calcavan le scene, attor con pochi soldi, brillanti artisti nel recitare, calandosi in panni differenti, atti a perpetuar le gesta altrui. Drammi, tragedie, commedie, sul palco in cui vivevan plurime vite, scordandosi le proprie e i propri affanni. Sapienti maestri dell'inganno e del mascherarsi, nel declamar parti, truccando l'irrealtà a realtà artefatta. Teatranti d'altri tempi, regalanti chimere ed illusioni, a molti, verosimilmente, persino a se stessi.
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