Gretto, il disprezzo del rispetto, atto all'altrui diritto ad esternar semplici versi, libera è la mano, di scrivere parole dettate, propriamente, dall'anima, seppur la mente s'appresti a farle sue. Sacro, nella sacralità del sentimento, quel che l'amore adduce. Indegno l'uomo, che venga sì chiamato, che s'erge a giudice, dalla fittizia cattedra del suo misero ignorare, ad onorarsi del potere di decidere, scindendo ciò che vale o che non vale. Misero, sconosciuto al mio pensiero, di volto privo, seppur non d'arrogante presunzione, tronfio di sé, in quella presunzione d'osservator saccente, carente nel pensiero e nello spirito. Il nulla, abita in te, ciononostante, senza ritegno, vuoi imporre il tuo pensiero, come fossi tu un dio, bensì sia il Dio del nulla e di nessuno.
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