Rocce frastagliate feriscono i miei piedi, e tu, lontana, non mi senti, non mi vedi, visione distante, il tempo s'è fermato, io, da rocce fragili, cado.
O dea, sei la strada al mattino, ed io vorrei esserti più vicino, stelle, qualcuna, all'orizzonte, e tu, luce di sole, t'avvicini.
Presto, che possano incrociarsi i nostri sguardi ed insieme perderci nel firmamento, i nostri cuori sono uno solo, mia dea, e tu divieni reale da un'idea.
Ti sento, sei qui, l'attesa è finita, ormai, tutto è luce; oro e argento la tua presenza, Stella Cometa, sei scesa, m'hai colto e mi hai portato via sulla strada del tramonto.
Appezzo molto il commento, si migliora a tentativi, non voglio trasmettere mie emozioni ma lasciarla alla libera interpretazione a seconda di come ognuno si sente e sente la poesia. Sulla metrica, devo dirlo, ne ho scelta una assolutamente libera ma questo tipo di scelta ha motivazioni prettamente personali sulla base di autori che leggo ed anche sull'assunto che il mio modello è il tentativo (non so dire mai fino a che punto) di rifiutare ogni modello. Comunque grazie di nuovo è utile per capire dove migliorare.
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