Dalla prima cancellatura si elimina una poesia personale. Quando ritrarsi, in un mondo vago, dove s'idea, solo, in un bagno di verde. Piove l'ultima goccia lasciando la sua traccia gelata sul verde. Più cupo è l'animo, sotto il calore d'un tetto a guardare spaesato il paese incupito.
Inspiegabile volo tra le idee; tradisce una scomparsa o una suggestione: come una pallida nube oscura il cielo d'un biancore senza un chiaro sentire.
Il nero raggela i casolari e lascia l'infanzia incantata, l'azzurro terso appiattisce e assonna i percorsi luminosi.
I passi più salati e lenti, non sono sulla spiaggia alla fine del velo d'una candida superficie: sono i giri negli stradoni cittadini, e le sedute che vedono tutto il giro della più grande stella, quando lo sguardo non è fisso in altro.
Arriva il giorno più vecchio e tanti lumini non aiutano a schiarire il naturale percorso che culmina con un pallore notturno e infinito.
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