Moltitudine di anime, nella vasta grotta, ascoltano, in silenzio, la parola del Signore e pregano. Lo sguardo sorvola tutt'intorno, nella sacralità del luogo, mentre l'emozione cattura la gola e gocce salate, trasparenti, luccicanti come cristalli, sgorgano dagli angoli degli occhi, scivolando giù, lungo le guance, inarrestabili. Le mani si congiungono per una silenziosa preghiera, intanto che la mente corre, a ritroso nel tempo, immaginando il toro, immobile, nel rifugio precario e la freccia scagliata dalla mano infuriata, tornata, come un boomerang, a colpire il mandante, in quella grotta tra le tante, in una zona impervia e incontaminata. Ancora pura. La grotta prescelta dall'Angelo, consacrata dalla Sua stessa presenza eterea, celestiale, paradisiaca. La grotta in cui Michele, Arcangelo di Luce, Agguerrito Capo delle Guarnigioni Angeliche, Intrepido Vincitore di orde di angeli del male, ha salvato l'animale ed è apparso, Messaggero proveniente dalla Dimensione Divina, su quest'angolo di mondo, a dare prova di sé e del Suo Mondo, Eterno, Perfetto, Immutabile. I miei piedi calcano la terra che hai calcato Tu e, per questo, il mio cuore esulta.
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