In un paese di case dai muri ingialliti che s'affaccia s'un dirupo lacustre si snodano pochi intrecci di vicoli.
Tra questi il ritrovo centrale è un bar dal retro fumoso e stanco in cui i vecchi si sfidano a scopa schiamazzando, insultandosi tra le coppie per un errore nel completare la primiera.
Emergono i tetti inondati dal gioioso riflesso rossastro del calare del sole, nell'orizzonte.
Attraverso lo specchio delle finestre è ammirare il cielo dove le rade nubi son sospinte da un soffio di vento che, nell'istante in cui s'accanisce, si proiettano trafelate.
Umili alcove, di amori nel destino, pochi spiccioli spesi nel cibo e nei pargoli il materasso duro unico momento d'ardore.
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