Non hanno radici gli esili petali che domandano amore. Il vento dell'indifferenza gelido li sferza, volteggiano stanchi anelano al nido di quiete, carezza che scaldi. Poi il turbine tace un istante li adagia al suono di una voce che ammalia, sgorga dal petto una nuova speranza legata a quel suono che sembra soave che narra promesse di luce. Effimero sogno che presto svanisce. ... e il vento riprende.
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