Rimango fissa su parole Che mai potranno essere Cancellate... Persone inibite dal silenzio Ormai oltrepassato nei loro Timpani, sul suolo Pietoso che seminava Il puro, l'ariano suddetto figlio dell'incarnazione che egli stesso credeva il male. Sangue cattivo scorreva nelle sue vene Ma mai pietà fu sbandierata su di essi. L'unico loro vero peccato era: "vivere". Ogni denota imperfezione su cui gli occhi e l'audace mente umana maligna Venivano posati Apparivano identità senza nessuna linea di repulsione, La nuova croce portava un nuovo significato: "Il potere della morte". Estirpare i funghi velenosi Unico obbiettivo... Il diluvio universale si rappresentò pioggia di armi e sangue scorrevano dal cielo Lacrime sparse su corpi Ridotti all'effimero Sopravvivere sotto attaccati A questo diluvio Era solo una dolce utopia... Il tempo nei sopravvissuti toglieva la ragione Scoppiava ogni singola nervatura fino alla pazzia raggiunta in un oltretomba senza tregua... Ma ciò che è passato Rivive ancora nel seme Del nazista che ancor ci Beffa, ci divora per le nostre debolezze e differenze Il seme è intatto sale Come il gas che tanti ha Avvelenato, è importante Non respirare l'odore del marcio Del putrido del fautore di chi ha inventato lo sterminio, Ricorda come maledizione La storia di povere anime disperse e assapora il gusto impercettibile dei fiocchi di neve che sciolti ora su questo nuovo campo portano adesso l'inaspettata primavera.
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