Siamo fatti di solitudine che d'essa stessa si compiace quando, rosi dall'avidità tratteniamo le sue radici attorno al cuore. Non barattiamo la solitudine con l'effimera umanità di un volto poiché ella si traveste nella più insospettabile delle donne e ci sussurra parole che a noi paion sagge. Ci rassicura, la solitudine e lentamente divora quel bulbo da cui gli atti vitali si nutrono. Così reca con sé la più grande delle menzogne e l'uomo crede, lasciandosi morire che sia l'essenza della vita.
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