T'amai per lungo tempo affogando disperso la mia testa e il vestito sotto la cupa pioggia, non seppi il vortice di lame sulla mia barba rozza ne il vento che batteva pazzo sulla mia faccia sporca d'amore segnato da un flagello. Voltasti le spalle a me e al mio urlo affamato di ogni tua parola che annegai nel chiuso petto.
Fuggii per le città senza un bagliore rimbombando come un treno incolore, spaccato ponte da mille frane. Dici d'amarmi ora che amo un'altra, venuta da un giorno rovesciato inghiottito da un sordo faro.
Ora che mi ami, inseguendomi come quell'ombra che fui io vado lontano da te coperta solo da uno scialle addolorato mentre ti ho guardato lacrime sulla bocca, perché un'altra amo.
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