Neri occhi, sublime e magica la visione, quando ti guardo il tuo nudo corpo vola dentro e odora, le ali intagliate dell'anima sudano e li abitano, sono di essi Presenza e sguardo. L'anima aveva i tuoi occhi in Infinite colorazioni, e i tuoi occhi mi svelarono l'Anima e i misteri della notte dalle viscere, e l'odore della terra bagnata sentì nei miei attoniti. Crollarono le mura della mìa città indifesa, l'aria immortale eruppe dalle vene delle tue iridi e mi gridò un nome, un Dio udii e colombe incatenate fuggirono via lontano.
Chi sei tu sconosciuta che racchiudi il segreto del mio destino? Chi ti ha creata cosi? Sei la vita e la morte, un cielo troppo lontano, il veliero su cui vago, ma non lo sai pietra colorata di mare, nella tua spiaggia di sabbia mi sono perso e ho visto sorridere l'acqua e il miracolo del suo tramutarsi in vino, e letto le tue giornate in un libro, ma non ti ho mai avuta, mai toccata, mio Amore, mio Tutto, mai, peccato e tu non lo sai.
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