Gli alberi non vogliono turbare il contatto, la serata fredda, pungente per nulla scalfisce il calore dei corpi. Il vento, in un tacito sacro silenzio, zittisce. Lo stormire delle foglie cessa, si sente solo il passo, lento, cadenzato, in cerca di un nido. I due cuori si amano nella notte silenziosa. Che pace! Torna il senso d'amore. I contatti assopiti si svegliano. Un tuffo di baci, un ansare accorato... È freddo intorno! Il calore dei corpi l'annulla del tutto. Un tonfo, un allarme! Come mai si turba la pace nel regno degli innamorati? Non può cessare il contatto, l'amore non teme pericoli. Un pizzico di freddo riappare, si cerca altrove un riparo. Ritorna il caldo contatto dei corpi abbracciati, l'un dell'altro amore coscienti. Poi cessa. Che freddo, è meglio tornare.
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