Non è più il gioco che cerco, non più l'eccezione, non le grandiose immagini inebrianti e rutilanti, che penetrano la mente e travolgono i sensi. Si è capovolto il mio mondo di luci e colori, ed è emerso un gelido vuoto inatteso e un buio profondo, là dove c'erano stati carnevale e sogni senza confini. Vorrei essere stato meno ciarlatano e meno giocoliere al tempo che mi regalava ore spensierate. Ora sogno un forte appiglio, un porto sicuro, che mi faccia sperare e lasciare alle spalle questi ultimi anni turbolenti, che pensavo felici, ma che nell'anima hanno seminato un vago senso d'incompiuto ed un gran bisogno di calma e certezze. Ora guardo quello spiazzo verde sulla montagna e ti penso.
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