Agli aspiranti sodomiti del progresso ai dotti masochisti del mercato della carne rivolgo il più solenne e imperituro odio
per avermi trasformato in un eccesso senza fine per aver cancellato dalla mie labbra ogni sgocciolio di latte materno per avermi ingozzato d'ansia e lasciato digiuno di speranze
a voi che tenete saldo l'imbroglio delle verità a voi che arate il campo del possesso intesto il lascito indissipabile del mio odio
perché possiate crepare in una festa senza musica perché anche i diavoli abbandonino il vostro capezzale e nessuno ascolti il vostro velenoso lamento
non ci sia serenità o travaglio né maledizione o santità nella vostra fine ma l'eco perpetua dell'ingenuità del mio odio.
Commenti