Villa d'Elboeuf
Alla punta del molo foraneo
il faro del porto
guida da lontano i naviganti,
di fronte la Villa d'Elboeuf
riflette nel mare ai suoi piedi
la sua facciata di bifore e bugnati
e colora le acque placide
in immagine sbiadita
del rosso pompeiano
della gloria che fu.
Questo scrigno di mare
era una scuola aperta a tutti
per imparare dai monelli
a giocare con il mare
come piaceva a noi.
Tuffi in mare in ogni modo:
a bomba per incominciare,
poi a candela, di fronte,
di spalle, da fermo,
di corsa e poi a capriola,
su e giù per quei gradini
di pietra dal mare al molo
e scommettere sul tempo
di resistere sott'acqua
per cercar vongole o lumache
sul fondo dell'approdo.
La sirena del cantiere
avvertiva la fine delle lezioni,
via di corsa ad asciugarsi al sole
e poi a casa senza dar nell'occhio
e nessun vanto dei progressi
perché in famiglia non si sappia
d'essere stato in quella scuola.
Composta venerdì 15 marzo 2013
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